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LA CUCINA

"Carnolevare mio, chino re nnoglia,
moséra maccaruni e craj foglia..."

I piatti poveri del Cilento e l’arte di arrangiarsi in cucina, tipico delle donne di questa terra che, spesso, dovevano fare i conti con una precaria economia rurale, hanno reso famosi nel mondo i prodotti del Cilento, grazie soprattutto agli studi di Ancel Keys, celebre nutrizionista americano, che ad iniziare dal 1950 ha osservato per 40 anni le abitudini alimentari del Cilento, dove aveva notato una minore incidenza di alcune patologie rispetto agli Stati Uniti. Dalla comparazione con l'osservazione di decine di migliaia di soggetti residenti in diversi paesi (Giappone, gli USA, l’Olanda, la Jugoslavia, la Finlandia e l’Italia) si ebbe la conferma dell’ipotesi di Keys che, quanto più l’alimentazione dei soggetti esaminati si allontanava dagli schemi cilentani, maggiore era l’incidenza delle malattie del benessere. Nasce così la dieta mediterranea, adottata in tutto il modo quale modello alimentare di salute e benessere.

indice 

 

ricette del Cilento

   

e di altri luoghi

   
             
   

 
linguine e carciofi 'mbuttunati
sciusciello
scarulelle e patate
meveza mbuttunata
scauratielli
pasticelle
mbrugliatielli
ciambotta
polpette di carnevale
minestra con la 'nnoglia
alici mbuttunate
mulignane 'a sciusciello

     



spaghetti zucchine e uova
scagliuòzzoli
carciofi alla brace
pasta friarielli e ricotta
zuppa con i cardoni

 

 

 

 

 

linguine e carciofi 'mbuttunati

                       

i carciofi imbottiti
pronti per la cottura

                             (foto a.toscano)

 
 

Pulire i carciofi tagliando il torso e le punte come nel disegno a destra,  togliere le foglie esterne più dure e allargare un pò le foglie battendoli a testa in giù sul tagliere, lavarli e scolarli molto bene. Preparare un impasto con mollica di pane e scorza di pane raffermo bagnato, strizzato e ridotto in poltiglia, uova battute, pecorino, sale, pepe, prezzemolo, aglio tritato e pezzi di sausicchia. Spruzzare di sale l'interno di ogni carciofo (se il pecorino non è già abbastanza salato) e farcire con questo impasto l'interno del carciofo e la parte superiore, come nel disegno qui sotto. In un tegame soffriggere lardo battuto e olio abbondante, sistemare i carciofi a testa in giù e farli rosolare senza toccarli fino a formare una crosta dorata sulla farcitura. Questa operazione riesce meglio se si fa in molto olio, togliendo poi l'olio in eccesso una volta terminata la rosolatura. Tolto l'olio eventualmente in eccesso aggiungere la cipollina fresca tritata, farla dorare e aggiungere abbondante pomodoro passato e diluito con acqua, fino a coprire i carciofi. Salare e proseguire la cottura finchè il sugo sarà abbastanza denso e i carciofi siano cotti, aggiustare di sale. Lessare le linguine al dente e condirle con il sugo, aggiungendo pepe e pecorino. Servire i carciofi caldi e a parte.

 

 

 

Rosolare una cipollina nell'olio, aggiungere dell'acqua e far bollire per 5 minuti. Tagliare a fettine sottili i carciofi ed aggiungerli all'acqua che bolle (l'acqua deve coprire abbondantemente i carciofi). Da parte battere delle uova con pecorino, sale, pepe e prezzemolo. Quando i carciofi sono cotti aggiungere il composto e cuocere lo stretto necessario affinchè il composto si rapprenda, servire in un piatto fondo versando il tutto con um mestolo sui vascuotti (pane cilentano). Aggiungere un filo di olio a crudo.

ps: è possibile variare la ricetta usando qualunque verdura opportunamente tagliuzzata, il termine "a sciusciello" deriva dal fatto che è necessario "sciosciare" la pietanza per poterla consumare..

 

 

Lessare della verdura a foglia (qualunque essa sia) assieme a delle patate sbicciate e tagliate delle dimensioni opportune a cuocere assieme alla verdura,  scolarle e versare il tutto in una padella di ferro con olio, aglio e peperoncino, salare e mescolare fino a completa amalgama.

 

 

 
méveza mbuttunata (piatto tipico di Salerno)

 

Prendete una milza di vitello intera e spellatela con cura (se non sapete farlo fatelo fare al macellaio), con un coltello lungo e affilato apritela come fareste con una focaccia, senza dividerla completamente e salate i lembi interni con sale fino. Tritate finemente otto spicchi di aglio, 3 peperoncini piccanti, un pugno abbondante di foglie di menta e impastate tutto in una ciotola con un filo di olio. Distribuite il novanta per cento del trito dentro tutta la milza e ricucitela con ago e filo, come farebbe un buon chirurgo (non lasciate ferri nell'organo...). In un tegame largo abbastanza da contenerla tutta (tenete presente che la milza si restringerà) mettete dell'olio e fate soffriggere il restante dieci per cento del trito, poi aggiungete la milza e fatela rosolare di qua e di là (o da ambo le parti, come preferite), salate. Una volta rosolata copritela con aceto rosso, coprite il tegame e fatela cuocere per un quarto d'ora (girandola un paio di volte), poi scoperchiatela e tenetela sul fuoco fino a quando l'aceto non si sia ridotto ad una cremina. Spegnete e mettetela in un piatto, conservando a parte il liquido. Quando si sarà raffreddata tagliatela a fette larghe un centimetro e mettetele delicatamente in una ciotola stretta e alta, l'una sull'altra, aggiungete il liquido di cottura e ricopritela con olio. Mettetela in frigo e mangiatela fredda nei giorni successivi.

Caratteristiche della milza bovina (100 gr):

parte edibile 100
acqua 75
proteine 18
lipidi 4
glucidi 0
energia Kcal 107

 

 

pulisci dei cardi, tagliali a dadini e lessali al dente, prepara delle polpettine con la carne tritata di manzo, uova, formaggio, pane bagnato, sale, falle rosolare in poco olio e emettile da parte. Fai rosolare delle interiora di pollo tagliate a dadini e aggiustale di sale. Fai un brodo con ala di tacchino, muscolo di manzo e osso, sedano, carota, cipolla e un pomodoro, sale quanto basta, schiumalo e fallo bollire per due o tre ore.

Prepara una stracciatella sbattendo le uova e aggiungi buccia di limone grattuggiata e parmigiano, filtra il brodo e mettilo in una pentola, aggiungi i cardi, le polpettine e le frattaglie di pollo e mettila sul fuoco, quando bolle versa la stracciatella e fai insaporire per un'oretta a fuoco moderato, taglia delle fette di pane raffermo a piccoli dadini, passali nell'uovo sbattuto e friggili nell'olio bollente, mettili sul fondo di ogni piatto e versaci sopra il brodo con tutto il resto.

 

 

 

Ingredienti per 4 persone
400 gr. di farina, olio, scorza di limone, vino bianco dolce, cannella, miele, rametti di rosmarino, sale.

Mettete sul fuoco una pentola riempita con circa 1,5 Lt di acqua, aggiungete qualche buccia di limone e un po' di sale e portate a ebollizione. Spegnete il fuoco, aggiungete nell'acqua un bicchiere di vino bianco dolce (lambiccato) e versateci "a pioggia" la farina ben setacciata, curando di girare con un mestolo fino a quando l'impasto non risulterà compatto al punto di aderire al mestolo in un solo blocco. A questo punto, portate l'impasto cosi ottenuto su una spianatoia ben oliata e colpitelo usando il matterello a mo' di maglio, girando e rigirando l'impasto più volte , poi impastate lungamente con le mani (e al momento di impastare capirete perchè sono chiamati scauratielli...). Procedete quindi a formare delle zeppoline dello spessore di un dito, della foggia che vi aggrada (contattatemi per consigli se volete..) , e che calerete man mano in una padella con dell'olio bollente, facendole opportunamente indorare e, una volta tolte dall'olio mettetele ad asciugare su un foglio di carta. Componete in una zuppiera le zeppole a più strati avendo cura di spruzzare abbondanetemente ogni strato con del miele, utilizzando un "penniello" di rami di rosmarino, il miele scioglietelo sul fuoco aggiungendo un pò d'acqua e un pò di cannella o arancio.

 

 

 

INGREDIENTI

per la sfoglia:1 kg. di farina, 4 uova piccole, un pizzico di sale, una bustina di Pane degli Angeli, 1/2 bicchiere di olio e 1 cucchiaio di nzogna, mezzo bicchiere di liquore aromatico o vino lambiccato e acqua quanto basta per amalgamare l’impasto.

per la farcitura 300 g. di mandorle sgusciate, abbrustolite e tritate finemente, 300 grammi di pere secche rinvenute e tritate, oppure castagne, oppure pinoli abbrustoliti e tritali, 300 gr di biscotti tritati, 300 gr di cioccolato fondente oppure 250 gr di cacao amaro, un bicchierino di anice o sambuca o strega, una macchinetta di caffè amaro, buccia di limone grattugiato, abbondante buccia di mandarino tritata, cannella e 1 chiodo di garofano macinati finemente, miele, rametti di rosmarino

Impasta e stendi una sfoglia sottile, taglia dei dischi con un piattino da caffè. Sulla metà dei dischi ottenuti metti al centro un cucchiaiio di ripieno e appoggia sopra l’altro disco, premendo bene intorno al ripieno aiutandoti con una tazzina da caffè (che non abbia il bordo tagliente). Con il crispiello fai quattro tagli a croce dal bordo fino all'imbottitura, e poi fanne altri quattro ottenendo così otto linguette, piega verso il centro una linguetta si e una no, schiacciando delicatamente nel punto della piega. Friggi ogni pasticella in olio d’oliva bollente, fino a quando si aprono come fiori (circa 1 minuto ognuna). Infine mettile in un vassoio, e spennellale con un rametto di rosmarino intinto in miele stemperato in poca acqua bollente. Aggiungi su ogni pasticella un pizzico di cannella tritata a pezzetti, scorza di mandarino tritata e qualche "diavoletto".

NB quando dico mandarini intendo mandarini, no mandaranci o clementine..

per maggiori informazioni vai alla mia pagina http://www.alfonsotoscano.it/forum-pa.htm

foto A.Toscano

 

INGREDIENTI:

cuore, milza, polmone, trachea, conserva di pomodoro, olio, sugna, peperoncino forte, foglie di lauro, rosmarino, sale. Se lo preferite potete sostituire le interiora con pezzi di muscolo di maiale o di pecora.

 

Lavate bene la carne, tagliatela a piccoli pezzi e sciacquatela bene fino a quando non apparirà più arrossata di sangue.
Sgocciolate e asciugate bene la carne. In una pentola fate riscaldare la sugna e l'olio e aggiungetevi il soffritto (e il rosmarino) che farete rosolare a fuoco vivace (se vi piace aggiungete aglio, cipolla, sedano e carota). Se aggiungete del fegato fatelo rosolare molto bene se no durante la cottura si disferà nel sugo.
Quando si è asciugato il liquido e rosolata la carne aggiungete la conserva di pomodoro diluendola con un pò d'acqua, il lauro, il rosmarino, il peperoncino (fresco) e il sale.
Aumentate la fiamma per dieci minuti e poi abbassatela, la cottura deve durare un paio d'ore. Il sugo non deve essere troppo denso e quindi, aggiungere se troppo denso, altra acqua.
Preparate molte fette di pane biscottato al forno; porre due o tre fette in ogni piatto e ricoprirle con il soffritto ed il sugo.

 

 

ingredienti:

gr.500 di budella di agnello, gr.100 di percorino tagliato a listelli, prezzemolo, sale e pepe.

Lava le budella di ovino e mettile ad asciugare. Avvolgi ogni pezzo di budello attorno ad un ciuffo di prezzemolo e ad alcuni listelli di formaggio, fermandolo con un nodo. Spruzza di sale e pepe e quando sono tutti pronti falli cuocere a fuoco lento sulla graticola.

Taglia gli zucchini a rondelle sottili dopo averli lavati e asciugati. Falli cuocere in una padella con il coperchio, a fuoco molto lento, assieme all'aglio e all'olio. Quando si sono quasi disfatti aggiungi il basilico tritato con le mani. Nel frattempo metti a cuocere gli spaghetti. In una zuppiera sbatti le uova e appena scolati tuffali nell'uovo aggiungendo gli zucchini ben caldi e il pepe macinato fresco.

 

per 4 persone:

spaghetti,
10 zucchini piccoli,
2 uova fresche,
2 spicchi di aglio,
basilico, mezzo
bicchiere di olio,
sale e pepe nero
macinato fresco.

250 gr di farina di granoturco,
700 gr. di acqua,
100 gr. di pecorino a pezzetti,
100 gr di cicole,
sale, pepe e olio.

Fai una polenta con l'acqua e la farina. Quando è cotta (si stacca dal tegame) versala sulla spianatoia. Aggiungi il formaggio e le cicole, mescola bene e dagli una forma rettangolare, lisciata e con una altezza di circa 1 centimetro e mezzo. Quando si è bene raffreddata taglia dei triangoli e tuffali nell'olio bollente finchè diventano dorati e croccanti. Mangiali caldi e spruzzati di pepe nero.

 

per 6 persone: 1 Kg. di patate, 1 Kg. di peperoni, 1 Kg. di melanzane, 500 g. di pomodorini, aglio, basilico, olio.

Tagliare a pezzetti le patate, le melanzane e i peperoni. Mettere in una padella l’olio per friggere, poi le patate, le melanzane e infine i peperoni. In un tegame a parte soffriggere per qualche minuto l’aglio e i pomodorini sminuzzati e aggiungete le verdure, origano, formaggio e a chi piace un mestolo di sugo di pomodoro

 

1 kg. di patate, 250 g. di formaggio di capra grattugiato, 5 uova intere, 250 g. di pane grattugiato, prezzemolo, pepe, sale, olio extravergine Fai bollire le patate, pelale e schiacciale. Appena raffreddate, aggiungi formaggio, uova, pane grattugiato, prezzemolo tritato, poco sale, pepe. Amalgama bene l’impasto e fai delle palline, friggile nell'olio bollente. Se vuoi farle più saporite aggiungi all'impasto della sausicchia tagliata a cubetti piccoli.

Taglia la 'nnoglia a pezzi, se è fresca bucala con una forchetta e falla rosolare nell'olio con aglio e cipolla. Quando è rosolata aggiungi l'acqua e fai bollire il tutto per almeno un ora. Se la 'nnoglia è secca non la rosolare ma falla a pezzi e mettila a bollire con qualche aroma (sedano, lauro ecc...). Dopo almeno un'ora di bollitura aggiungi le verdure a piacere avendo cura di scegliere quelle di una certa consistenza e preferibilmente selvatiche, irsute e pelose...: (cicoria, cardoni, borragine, verze, cavoli, broccoli e una patata) e cuoci a fuoco lento. Aggiungi qualche scorza di pecorino a pezzeti. Regolare di sale e aggiungere un pizzico di peperoncino fresco se la 'nnoglia ne fosse priva (ma è difficile). Servire bollente versando il tutto in una scodella con qualche pezzo di pane biscottato e aggiungere sopra pò di olio crudo.

 

 

campione di 'nnoglia della collezione privata di Alfonso....

 

Perchè questa ricetta riesca bene occorre una particolare fornacella (o se preferite un barbeque), ma ci si può arrangiare in qualche modo. Tagliate la parte superiore del carciofo e il gambo senza togliere le foglie esterne. Sbattete energicamente il carciofo a testa in giù  su un tagliere (come se fosse la testa di Berlusconi) in modo da aprirlo. Finite di allargarlo con le dita e sciacquatelo in acqua corrente. Scolatelo e infilate in ogni carciofo dell'aglio tritato, una spruzzata di sale e a piacere qualche aroma, menta, maggiorana ecc... Quando la brace (di carbone) è pronta (non deve essere vivace) mettete tutti i carciofi sulla fornacella uno di fianco in modo che stiano dritti e ben stretti (e qui come dicevo all'inizio, se non si possiede la fornacella apposita, cioè con la graticola posta una decina di centimetri sotto il livello del bordo, bisogna arrangiarsi in qualche modo). Una volta sistemati i carciofi uno di fianco all'altro irrorateli abbondantemente di olio in modo che questo penetri sia tra le foglie che al centro di ogni carciofo. Ora non resta che coprire la fornacella con il coperchio, in mancanza di questo potrete usare un tegame di alluminio usa e getta di adeguata dimensione, con il quale coprirete completamente i carciofi. Non vi preoccupate di soffocare il fuoco perchè questo verrà alimentato dall'olio che colerà irrimediabilmente dai carciofi. Sorvegliate il fuoco affinchè non si spenga, aggiungete ogni tanto un pezzetto di carbone e cercate di protrarre la cottura il più a lungo possibile e con calore moderato, almeno per qualche ora. Quando vi accorgerete che i carciofi sono cotti toglieteli dal fuoco e togliete con delicatezza le foglie e la parte di fondo eventualmente carbonizzato, serviteli caldi, freddi o come vi pare...

 

 
Pulite le alici e togliete la lisca lasciando senza separare i filetti. Sbriciolate grossolanamente della mollica di pane raffermo e lasciatela per qualche minuto in acqua tiepida. Strizzate la mollica e mettetela in una ciotola, aggiungete il pan grattato, l'aglio ben tritato, 2 cucchiai d'olio, i capperi, il pepe,il sale, le foglie di prezzemolo e due uova. Mescolate bene con un cucchiaio per amalgamare gli ingredienti. Disponete i filetti di alici in un piatto, aggiungete l'imbottitura e copriteli con gli altri filetti, infarinatele e friggete le alici così imbottite in abbondante olio ben caldo. Potete mangiarle così oppure immerse in sugo di pomodoro per dieci minuti.

 

 

ingredienti  per 3 :

- 200 gr di ricotta di mucca 

- 400 gr di cime di rapa

- aglio

- olio

Metti sul fuoco la pentola per la pasta con abbondante acqua e aggiungi il sale. Pulisci le cime di friarelli, lavali e scolali. In un ampio tegame soffriggi uno spicchio d'aglio tagliato a fettine sottili in abbondante olio, quando è soffritto spegni la fiamma e aggiungi la ricotta rigorosamente di mucca e mescola bene. In un pentolone metti a bollire l'acqua per la pasta (salare). Quando l'acqua bolle butta la pasta (ottimi gli spaghetti) assieme alle cime di friarelli e mescola delicatamente.  Nel tegame con la ricotta aggiungi un mestolo di acqua della pasta e amalgama bene. Metti un mestolo d'acqua della pasta in un bicchiere, ti potrà servire dopo. Quando la pasta è al dente scola tutto e butta tutto nel tegame con la ricotta sotto il quale avrai acceso un fuoco moderato. Mescola bene il tutto per qualche minuto aiutandoti con due forchette, stando ben attento che il tutto non diventi asciutto (se serve aggiungi l'acqua dal bicchiere, meglio che il tutto venga più liquido piuttosto che secco). Servi aggiungendo del pepe nero macinato fresco .

 

Questa mia ricetta, tramite un amico, è arrivata nelle mani di una cuoca di un ristorante italiano a Londra, che l'ha adottata, mi dicono con grande successo. Alfonso

 

 

 
              

mulignane 'a sciusciello

 
ingredienti:

4 melenzane, 4 vascuotti, 1 uovo, pecorino, prezzemolo, uno spicchio di aglio, pepe, olio, patate, una cipolla, sedano, carota,

 

 

Un piatto unico dall'effetto sorprendente, provare per credere ! In una pentola taglia qualche patata, sedano, una cipolla, sale, aggiungi acqua e metti a fare un brodo abbondante. In un piatto sbatti 1 uovo, unisci un pò di olio, un battuto di aglio e prezzemolo e metti tanto pecorino grattugiato in modo che venga un impasto consistente. Taglia ogni melanzana in 2 pezzi e, con l'attrezzo per svuotare, fai un buco in ogni melanzana, estraendone il midollo. Con un cucchiaino imbottisci ogni melanzana con l'impasto di uovo.  Quando il brodo è quasi pronto (e le patate sono quasi completamente cotte) alza la fiamma e tuffa le melanzane nel brodo, metti il coperchio e cuoci a fuoco vivo per 10-15 minuti (dipende dal diametro delle melanzane). Rompi nel piatto un vascuotto e versaci sopra il brodo, le patate e le melanzane, condisci con l'olio e buon appetito.

       

ingredienti per il brodo

 

bucare le melanzane

    fare un impasto con l'uovo  

le melanzane imbottite

 

 

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