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Angelo & Teresa (piccola storia della mia famiglia, simile ad altre mille storie di famiglie cilentane..)

 
       
   

Angelo Raffaele Meola e Teresa Di Luccia

 
       
 

 

 

 

 

 

Maggio 1860, la partenza dei Mille da Quarto
 

Montecorice di Ortodonico, 1860.

Da qualche giorno in paese si era sparsa la voce che il Generale Garibaldi aveva riunito più di mille volontari e con quelli si era imbarcato da un porto del Nord con lo scopo di raggiungere la Sicilia, e di iniziare da lì la liberazione del Sud Italia dall’oppressore.   Anche i fratelli Raffaele e Michele Del Mastro, i figli di Carmine, che viveva lì, sopra Ortodonico, avevano raccolto l’invito di Garibaldi ed erano partiti, poco prima dell’Ascensione, per raggiungerlo. Qualche giorno dopo la loro partenza nasce a Montecorice Angelo Raffaele Meola, figlio di Deodata Ciccio e Vincenzo Meola, era il 6 giugno 1860. Angelo cresce aiutando il padre nel duro lavoro dei campi e nel governo degli animali, la sorella Rosa, di quattro anni più piccola, aiuta la famiglia nel lavoro quotidiano e la madre nel governare la casa. Angelo aveva appena compiuto 10 anni quando giunsero in paese le voci che i bersaglieri erano penetrati a Roma, attraverso una breccia a Porta Pia.

 

 
 

Passano gli anni e Angelo conosce Teresa De Luccia, nata nel febbraio 1853 a Casigliano, frazione di Sessa Cilento, da una famiglia di artigiani liutai, una famiglia numerosa. Teresa è la sorella minore di Annibale, Alfonso, Michele e Vincenzo DeLuccia. Annibale ed Alfonso erano contadini. Michele e Vincenzo fin dalla giovane età erano stati attratti dall'arte di costruire strumenti musicali a corde. La loro passione era tale che quasi giornalmente si recavano a Castellabate a piedi per imparare dagli artigiani locali l'arte della costruzione della chitarra battente, chiamata così per il modo particolare con cui sono colpite le corde. Una volta appreso il mestiere di liutai essi iniziarono l'attività a Casigliano, Michele si era specializzato nella costruzione di chitarre semplici, Vincenzo in quelle battenti, dette a bavuglio. Essi utilizzavano legno di ciliegio e si rifornivano di corde a Salerno o a Napoli. In breve tempo divennero famosi in tutto il meridione e si veniva alle fiere del Cilento anche da molto lontano per acquistare chitarre e mandolini dei fratelli De Luccia.

 
 

 

 

I fratelli Alfonso, Vincenzo, Michele e Annibale De Luccia 

Eva DeLuccia, nipote di Annibale, Agropoli, luglio 2000.
Ph.D. John J. DeLuccia, nipote di Michele, Philadelphia, PA, 1994 ~

Verso il 1890 i fratelli Michele e Vincenzo De Luccia decidono di emigrare e si stabiliscono a Patterson. Non è chiaro cosa li abbia convinti ad abbandonare un'attività  di liuteria ed ebanisteria ben apprezzata ed in pieno sviluppo.   Dopo una temporanea permanenza    in USA tornarono a Casigliano dove continuarono il loro lavoro.

Vincenzo aveva cinque figli: Nicola, Matteo, Alfonso, Carmela e Irene, nessuno di loro apprese il mestiere del padre e ad inizio secolo emigrarono tutti in America. Michele invece ebbe otto figli, ma solo due di loro, Gennaro  e Giovanni, appresero l'arte del padre, e dopo il ritorno del genitore da Patterson si recarono a Napoli al fine di perfezionarsi ed imparare l'arte di costruire violini.  Divenuti   padroni del mestiere Giovanni emigrò stabilendosi a Filadelfia dove entrò come collaudatore in una fabbrica di strumenti. Gennaro continuò il mestiere a Casigliano e poi emigrò trovando lavoro in una fabbrica di strumenti a corde di Miami. Espatriati Gennaro e Giovanni l'arte di liutaio in patria   fu continuata da Michele, figlio di Annibale. Michele nacque a Casigliano nel 1912 e dal 1937   al 1943 fece il militare. Egli stabilì il suo negozio a Salerno nel 1944.

Nel 1958 anche Michele espatriò stabilendosi a Patterson e lavorando a New York per Wurl, nel 1970   cominciò a lavorare   per Jaques Francais (altri dicono che entrò in una fabbrica di strumenti di New York come collaudatore). Michele in Italia costruì 5-600 chitarre, circa 200 mandolini e 80 violini, 1 violoncello e 15 contrabbassi, in America fabbricò 40 violini, 110 viole e 10 violoncelli (inf. di Eric Benning).   Con l'emigrazione di Michele nel 1958 finisce l'arte liutaia in Casigliano.  

 

La chitarra battente è usata per accompagnare il canto e la tarantella. Si differenzia dalla moderna chitarra in quanto il suo manico è più corto e la cassa ha una forma più allungata, oltre ad avere a volte il fondo bombato. Quasi tutte quelle in uso hanno quattro oppure cinque corde semplici e, raramente, dieci (cioè, cinque coppie di corde). La chitarra battente ha un'accordatura particolare dovuta alle corde di metallo impiegate, aventi tutte lo stesso diametro e comprese nell'ambito di un intervallo musicale di una sesta. Ai bordi del foro posto al centro della cassa armonica è fissato un soffietto di pergamena o cartoncino terminante ad imbuto sul fondo della cassa. Il tutto conferisce una particolare sonorità allo strumento, simile a quella di certi strumenti a corda orientali.

(Per un maggiore approfondimento leggete “ Canti e tradizioni popolari “ di Roberto De Simone)

 
  Angelo decide di emigrare

 

 Angelo decide   di sposare Teresa De Luccia malgrado fosse più anziana di lui di 7 anni. E’ molto giovane quando nel 1878 decide di sposarla: lui aveva diciotto anni, lei venticinque.    Il 4 giugno   1879, ad un anno dal matrimonio, Teresa dà alla luce una femminuccia alla quale Angelo mette   il nome della sorella Rosa. Probabilmente è già da questo momento, pensando alla mancanza di prospettive migliori per i propri figli, che si insinua in Angelo il pensiero di emigrare, così ne parla a Teresa. Altri paesani hanno già preso questa decisione e con le loro rimesse avevano permesso di fare una buona dote alle figlie e di sperare così in un matrimonio per bene, qualcuno poi, al ritorno dall'America, era riuscito perfino ad acquistare alcuni moggi di terra. Altri con le loro rimesse avevano prima acquistato il suolo, poi costruito un pò alla volta la casa ed infine hanno fatto il tetto ed erano tornati a casa. Anche lui, al più presto, sarebbe tornato a casa.....   La prospettiva quindi di una vita migliore per la famiglia in patria, anche se a costo di grossi sacrifici, convinsero Angelo ad emigrare. L'anno successivo alla nascita della piccola Rosa, Teresa rimase di nuovo incinta. Si fece quindi più pressante per Angelo il desiderio e la necessità di emigrare, ma ora doveva aspettare almeno che nascesse il secondo figlio.

 

 
  i preparativi

 

Avrebbe dovuto anche pensare a procurarsi i soldi necessari e fatti i conti, fra le spese per il passaporto, le provviste, i bauli, il viaggio per Napoli, il biglietto della nave che costava circa 120 lire ed un pò di soldi necessari per vivere i primi tempi,   servivano circa 200 lire. Avrebbe dovuto lavorare a giornata tutto l'anno e non sarebbe bastato, doveva chiedere qualcosa in prestito ai genitori, il 1880 sarebbe stato un anno di duro lavoro per lui.   Verso la fine dell'anno con i soldi che aveva guadagnato da alcune giornate   iniziò le pratiche   per ottenere il passaporto, ogni documento necessario costava 60 centesimi, ed occorreva anche il certificato che attestava l'assolvimento degli obblighi di leva ed il Nulla Osta del Sindaco. Il 12 gennaio 1881 nacque quello che sarà il primo ed unico maschio della famiglia al quale diedero il nome Vincenzo, ed Angelo si preparò per il grande viaggio.  

 

 
 

 

 

Vincenzo, l'unico figlio maschio di Angelo

Già il viaggio per raggiungere Napoli,   porto di imbarco, con il carico di bagagli e masserizie, deve essere un’avventura, considerate le strade ed i mezzi di trasporto.    Ma Angelo ha deciso, ai primi di marzo prepara i bagagli, una valigia e due bauli, un materasso, una coperta, qualche indumento, biancheria, pane biscottato, formaggio, lardo, salumi, fichi secchi, olio, un po’ di vino e qualche stoviglia, tutto quello che gli sarà utile durante il lunghissimo viaggio e per affrontare l’incognita dei primi giorni nel nuovo paese. Affida la moglie e i figli ai genitori Vincenzo e Deaodata, saluta Vincenzo di 2 mesi, Rosa che aveva meno di due anni, la moglie ed i genitori e parte per l’America.  

Qualcuno lo accompagna a Napoli con il carro oppure approfitta di uno dei frequenti viaggi del barcone di Paolo Tarallo. A Napoli si imbarca per Palermo. La mattina dell’otto marzo 1881 è sulla nave “SS Vincenzo Florio” che salpa per New York. Si sistema in terza classe registrandosi come bracciante ed esattamente un mese dopo, l’8 Aprile 1881, la V. Florio giunge nel porto di New York.

 

 

La SS "Vincenzo Florio"

La Stream Ship (nave mista a vela-vapore, a tre alberi) Vincenzo Florio fu costruita nel 1880 nei cantieri di Glasgow da A. Stephens & Figli. Stazza 2840 tonnellate, lunghezza 116 m, velocità 12 nodi, aveva 20 posti in 1^classe, 24 posti in 2^ e 500 posti in 3^classe. Varata il 29.3.1880 fece il suo primo viaggio  Catania-Messina-Palermo-NewYork il    22.5.1880. Nel 1885 fu adibita a trasporto merci in Eritrea e poi al servizio con il Sud America. Il 21.5.1990 tornò alla linea Genova-Napoli-NewYork compiendo altri 29 viaggi. Fu demolita nel 1923.

 
 

 

il viaggio

 

 

 

Angelo con alcuni compaesani va nel New Jersey, dove si è stabilita una numerosa comunità di Italiani e alcuni cilentani, ma si accorge subito che nei sobborghi delle metropoli lungo la costa atlantica, sovraffollati di emigranti, la vita è difficile, c'era per la maggior parte solo lavoro di “pick and shovel”, pala e piccone, massacrante e con una paga misera. Angelo decise subito di continuare il viaggio nell'entroterra in cerca di una sistemazione migliore e con i soldi che ancora gl rimanevano   proseguì il viaggio fino nell'Ohio, fermandosi in una piccola cittadina stretta fra il fiume Ohio, e la ferrovia, Zanesville, una   cittadina vicino Columbus, capitale dell'Ohio,  nella  Contea di Muskingum. Cinque anni dopo, nel 1886, Teresa e la piccola Rosa lo raggiungono a Zanesville, dove Angelo si è stabilito ed ha avviato una piccola attività in proprio.

 

 
  Una cosa è certa: il 13 Agosto 1886, cinque anni dopo l’arrivo negli USA, Angelo presentò domanda di naturalizzazione alla Corte della contea di Knox, nello stato dell’Ohio, da quel momento Angelo è cittadino americano a tutti gli effetti.   Nel 1886 Angelo e Teresa hanno la loro prima figlia nata in America, Mary. Seguono a distanza di quasi due anni l’una dall’altra altre quattro figlie, tutte nate e Zanesville: Louise, nel gennaio del 1888,   Annie nel marzo 1889, Julie nel maggio del 1892 ed infine Angeline nell’ottobre nel 1985.  Tutte verranno battezzate nella chiesa di S. Thomas di Zanesville dove quasi tutte si sposeranno.   Agnes Dolly Rue, una delle figlie di Louise, afferma che a quei tempi la famiglia Meola era l’unica famiglia italiana a Zanesville e dintorni.  

In quegli anni Angelo, che era già un giovane molto religioso, non smette mai di ringraziare il cielo che ha vegliato sul viaggio suo e dei suoi familiari, infatti giungono numerose le notizie di tragedie accadute durante i   viaggi oltre oceano. Appena qualche mese dopo il suo arrivo in America   giunse la notizia del naufragio di un piroscafo italiano nella baia di Rio de Janeiro, con alcuni cilentani a bordo, fra i quali Francesco Matarazzo di Castellabate con moglie e figli, che però si erano salvati tutti. Le sciagure si susseguivano, nel dicembre   del 1888 sul piroscafo C.Raggio morirono 34 emigranti per denutrizione e privazioni, sullo stesso piroscafo nel 1894 ci furono 206 morti per colera e morbillo, nel 1893 sul piroscafo Remo vi furono 96 vittime per colera e difterite, nel 1897 sulla V.Florio con la quale aveva viaggiato vi furono 20 vittime, nello stesso anno sulll'Andrea Doria ve ne furono 159, nel 1889 su piroscafo Frisia vi furono 27 vittime per asfissia in quanto le cabine erano situate vicino alle caldaie, nel 1889 sul Giava si ebbero invece 32 vittime per avvelenamento da cibo a causa dell'ossidazione dei recipienti, ma la sciagura più grossa avvenne nel   1906 con l'affondamento del Sirio con 400 vittime.

 

 

il lavoro

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

Angelo a Zanesville davanti al suo negozio con una delle figlie

 

 

 

 

 

 

 

il biglietto da visita di Angelo

 
 

 

 

 

Le prime notizie certe sull’attività commerciale della famiglia Meola risalgono al 1892. In quell’anno Angelo e Teresa hanno un negozio di frutta e prodotti tipici a Zanesville, nella Contea di Muskingam, al 34 di Market Street. Abitano poco lontano, al numero 55 della Terza Strada. In questi primi anni Angelo è aiutato dalla moglie e della figlia Rosa, che contribuiscono al buon andamento del negozio. Tutta la famiglia si   integra facilmente, dopo pochi anni tutti sanno leggere e parlare la nuova lingua, le figlie nate in America hanno frequentato le scuole del luogo, esse non hanno ancora conosciuto il loro fratello maggiore Vincenzo, rimasto in Italia, ma prima o poi lui verrà…

Nel 1896 Angelo   forma una società, A.Meola & A.P.Rogge, commercianti in frutta nazionale ed estera, noccioline, confetture, torte, formaggi, sigari, tabacco ecc... al 34 Market St.

All’angolo della 3^strada con Market St. c’era un albergo, l’Hotel Rogge, molto bello e grande (demolito nel ’40), forse Angelo ebbe una parte nell’affare, con il suo commercio di frutta con Mr. Rogge. In questi anni Angelo è aiutato nel negozio dalla moglie e dalla figlia Rosa.

Nel 1902 Angelo e Teresa si spostano di pochi metri, risiedono al 131 della 6 Str. e hanno un negozio al 515 di Market Street.

Le cose cominciano ad andare bene: gli affari sono ben avviati, le figlie crescono, si riesce persino a mandare qualche risparmio a Montecorice, e fare in modo che Vincenzo possa pagarsi il viaggio per raggiungere il resto della famiglia. Un bel giorno Vincenzo arriva a Zanesville dall’Italia e vede per la prima volta le sorelle americane, che lo chiameranno Jim. Durante una di queste lunghe visite accade un incidente che avrebbe potuto avere ben più tragici risvolti: mentre puliva una pistola Angelo fa partire accidentalmente un colpo che ferisce la piccola Angeline al piede, per fortuna senza gravi conseguenze.

 

Dal Zanes Times Signal dell’8 Giugno 1947

Il Palace Hotel ha operato per oltre 100 anni ed è l’albergo più antico di Zanesville. Ezenezer Zane, fondatore diZanesville, acquistò il terreno da suo fratello Jonathan e da suo genero Jhon McIntire e nel 1810 fu venduto a Peter Mills per 100 $.   Nel 1811 Mills cominciò a costruire una parte dell’hotel all’angolo della 3^strada. James Culbertson nel 1815 comprò l’Hotel da Mills e ha continuò la costruzione. Nel 1848 Culbertson vendette l’hotel a Bernard Van Horne. J.Stenger lo comprò per 5.700 $ nel 1856. Nel 1866 J.Stenger ampliò la costruzione. Nel 1875 l’hotel fu venduto a   William Goetz che gli cambiò nome e lo chiamò Clifton House e poi Hotel Windsor. Nel 1893 Robert Kirk comprò l’Hotel e lo chiamò Palace Hotel e vi istallò un sistema di riscaldamento a gas, ma gli incendi erano frequenti. Kirk costruì nell’hotel un ristorante perché il vecchio ristorante si estendeva solo per una parte dell’hotel perché un’angolo, fra la 5^strada e Market Street, era occupato da un negozio che apparteneva a un italiano, Angelo Meola, ed era un negozio di frutta e verdura. John Riley e Harry Leis comprarono l’Hotel Palace nel 1919 e spesero 18000 $ per rimodernarlo e per portare l’acqua in ogni camera. Il prezzo delle camere fu portato da 0.75 $ a 1,25 $ per notte. Riley e Leis rimasero proprietari fino al 1929.   L’Hotel prosperò quando fu costruita la ferrovia che univa le rive del fiume Ohio.   Per tutto questo periodo sotto l’Hotel c’erano varie stalle di diversa proprietà. L’8 giugno del 1947 l’Hotel fu abbattuto per fare spazio alla stazione degli autobus.

 
 

 

 

 

 

 

 

 

La tomba di Teresa, nel Mt. Calvary Cemetery, Zanesville

Il 14 ottobre 1906 in Market Street un lutto gravissimo colpisce la famiglia: Teresa muore, aveva 53 anni. Essa viene sepolta nel cimitero di Monte Calvario (certificato n.314), sulla collina di Zanesville, la famiglia non ha mai acquistato il lotto. Angelo e le figlie accompagnano Teresa nell’ultima dimora, il cimitero di Monte Calvario che  si erge sulla collina di Zanesville. Per Angelo il lavoro nel negozio senza Teresa e Rosa comincia ad essere pesante quindi torna a Montecorice per convincere la sorella Rosa, nubile, a venire in America con lui. Il 13 novembre 1908 Angelo e Rosa si imbarcano sulla S.S. Princess Irene ed il 7 dicembre giungono al porto di New York. Dopo qualche giorno arrivano a Zanesville, ora qualcuno può badare alla casa ed alle ragazze, e la vita riprende.

 

Ernest Courier, figlio di Anthony e Mary Meola con la cugina Agnes Dolly Francisco, figlia di Michael e Louise Meola, 1917 ~

 
 

 

il ritorno

Nel 1910 Angelo risiedeva al 22 north 6th street Zanesville. Angelo cambia residenza e va al 325 di Market Street. Anna fa la commessa e vive con lui. Nel 1912 Angelo cambia ancora residenza e va al 22 della 6 Str. Risiedono con lui Giulia, Angeline e la sorella Rosa.Nel 1920 Angelo sposta il negozio al 117 di Market Str. e la residenza   all’87 del 6 Str.   Nel 1922 Angelo, sistemati i suoi affari e venduto il negozio al socio Rogge che lo ingloba nell’adiacente Rogge Hotel, torna in Italia, probabilmente assieme alla sorella Rosa.Alcuni anni dopo il rientro in Italia, Rosa, che ha più di 60 anni, sposa Vincenzo Scola (un fratello del padre di Ciccio Scola).Il 26 giugno 1937 Rosa perde conoscenza e il   6 luglio 1937 alle 2 di mattina muore, dopo dieci giorni di coma, aveva 74 anni. Nel 1940 Angelo riceverà dalla parrocchia di Zanesville una medaglia ricordo per i suoi 80 anni. Angelo visse serenamente   fino all’età di 88 anni (1948).

 
 

Alice Gargano Davis, nipote di Rosa Meola e Anthony Gargano, con la figlia Emily e i nipoti Alice e Daniel

Angelo, 1926

 

Rosa sposerà un musicista, Anthony Gargano, ed avranno 6 figli, Mary sposerà Anthony Courier, un commesso, ed avranno un figlio, in seguito sposerà Mr. Fanelli e successivamente Mr. George Evangelos, Louise sposerà Michael Francisco, proprietario di un Saloon ed avranno 4 figlie, Annie sposerà Jospeh Sansone e non avranno figli, Julie rimarrà nubile, Angeline sposerà Joseph D'Agostino e non avranno figli, essi vivranno per sempre negli USA, Vincenzo sposerà Luisa Tarallo ed avranno 7 figli, vivranno in Italia. La storia di queste famiglie è disponibile solo su richiesta.

 
 

Roma 1999, Caffè Greco. per la prima volta si incontrano i discendenti americani e i discendenti italiani di Angelo Meola e Teresa De Luccia

 

 
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Si ringrazia per la collaborazione:

Kreis Douglas, Zanesville, OH
Tim Combs Schultz Mansion, Zanesville, OH
Patricia Green, OH
Shirley Boyd, OH
Kay Hudson , Mansfield, OH
Alessandro Monteverdi della Fondazione Giovanni Agnelli
Bill Parish , Zanesville, OH
Donna Maxwell Tivener, Mansfield, OH
Donna Richardson, California
Padre Robert L.Noon della parrocchia di S.Nicola, Zanesville
Ruth V.Gilpin, Mansfield
Cyndy Shreffler, Troy, OH
Hilda E.Yinger, Zanesville, OH
Glorianne Fhas, Virginia
Stankey E. Wolking, Cincinnati, OH
Marianna Thompson della diocesi di Paterson, Clifton, NJ
Philip Meola , Troy, Michigan
Diane Gagel, Greg Roddy, Jeanne, Carol.

   

Alfonso Toscano