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..le foto scattate da Ando Gilardi riprendono i cantori di Polino, S.Lucia di Stroncone, Vallecupa di Arrone della raccolta 37 degli Archivi di Etnomusicologia Accademia Nazionale di S.Cecilia..

... Il mercato è il luogo dello scambio,
dell’acquisto ma anche dell’incontro
e della scoperta. Attraverso i numerosi banchi di varie mercanzie sono venuti a contatto genti di estrazione diverse, di provenienze e culture “altre”. Nei mercati e nelle fiere paesane delle Marche ha inizio la fortuna
dello strumento principale della musica tradizionale umbra: l’organetto.

I pellegrinaggi verso il santuario di Loreto  (confinante con Castelfidardo, patria dell’organetto) favorirono gli scambi culturali dei contadini e dei mezzadri umbri che, dalla metà dell’Ottocento, cominciarono
ad essere incuriositi da quel particolare “oggetto sonoro” con mantice venduto
ai viaggiatori...
 

...Sono spesso presenti le percussioni:
timpane e cempene (triangolo e tamburello)
utilizzati soprattutto nei canti rituali (Pasquarelle-Passioni, Maggi) o nelle danze.
Tra gli strumenti esposti ci sono anche oggetti particolari come raganelle, traccole utilizzate durante la settimana
santa per sostituire le campane “legate” e doverosamente in silenzio,
e i campanacci indispensabili per il fragore delle scampanate, sortite goliardiche per
canzonare tradimenti, fidanzamenti o relazioni non gradite alla comunità...
 

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