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la musica degli ignoranti
 

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la battente vista da..

Gianluca Zammarelli

 

 
Come e quando ti sei imbattuto per la prima volta nella chitarra battente

Quando ero bambino a Salento (sa), spesso si parlava di chitarra battente ma era difficile vederla o sentirla, all’epoca era quasi una setta segreta e anche chi la possedeva in casa difficilmente la faceva vedere. Comunque la prima volta che l’ho sentita è stato circa nel 1992 quando a Salento ha suonato un gruppo folk nel cui interno era ospite un anziano suonatore di Cicerale(tale Atrigna), con una piccola chitarra battente a fondo piatto.

In quella occasione che cosa ha attirato il tuo interesse

Il tipo di chitarra e la particolare tecnica di esecuzione, oltre ad una lunghissima tarantella.

Nel tuo percorso di apprendimento c’è stato un momento in cui si è verificata una svolta ?

Ci sono state molte svolte, ma forse quella più significativa è stata quando ho visto che dal Cilento alla Calabria la tecnica era molto simile.

Come sei entrato in possesso della tua prima battente ? hai trovato difficoltà a reperirla ?

Nel 1998 a Bisignano, ho avuto difficoltà a reperire un modello cilentano per la totale scomparsaall’epoca  di costruttori

C’è stato qualcuno che ti ha trasmesso la sua passione, le sue esperienze o al quale ti sei rifatto come modello di riferimento ?

Oltre a quell’anziano di Cicerale , molto disponibile, e altri suonatori del Cilento, importante è stato l’incontro con Gianfranco Preiti, sia musicalmente sia umanamente

Hai trovato utile qualche testo, libro, pubblicazione, cd ecc.. ?

Testi e libri , oltre che rari, erano a dir la verità a volte un poco  imprecisi e lacunosi. Importante è stato il testo di Caliendo(la chitarra battente) e i testi di Valentino Santagati. Interessante il CD “tracce” di G.Preiti e A.Ricci

Quanto ha contato per te la musica di tradizione o il rapporto con qualche “portatore” della tradizione

Fondamentale. In quanto, e pochi se ne rendono conto, il suonatore anziano ha la capacità di conservare la tradizione orale in modo quasi esatto, tanto  che spesso noi possiamo risalire a canti o tecniche esecutive antichissime. Chiaramente ci vuole anche, per così dire, l’”orecchio clinico”

Ritieni che oggi nel tuo modo di usare lo strumento tu abbia sviluppato una impronta assolutamente personale ? 

Sì. Tanto che ho codificato un metodo che fa da cerniera tra le tecniche tradizionali e quelle più contemporanee. Direi un metodo scientifico che renda la chitarra battente tale e non un surrogato della chitarra classica.

La tua terra, le tue origini, la tua cultura, quanta parte hanno oggi nell’uso che fai dello strumento ?

Molta parte. Credo che noi siamo responsabili della conservazione, non solo dello strumento, ma di tutta una cultura quasi definitivamente scomparsa che tuttavia ha reso possibile quella odierna.

Possiedi una sola chitarra battente ? Sei affezionato ad uno strumento in particolare ?

Possiedo vari modelli di chitarra battente, tutti molto importanti anche se non tutti validi ed efficenti. Sono affezionato chiaramente alla mia prima chitarra battente.

Ti è mai balenata l’idea di costruirtene una ? hai consultato qualche testo o qualcuno ti ha aiutato o dato delle indicazioni ?

No, perché non ho la pazienza e penso che ognuno ha il suo mestiere. Inoltre ho avuto la fortuna di vivere un periodo di rifioritura di costruttori, tra cui Alfonso Toscano che ha capito molto del senso della chitarra battente

Il tuo rapporto con il liutaio ti ha trasmesso qualcosa oltre a fornirti lo strumento ?

Limitatamente, perché spesso il liutaio non capisce nulla dell’utilizzo dello strumento. Se lo costruisce bene, tanto basta.

Hai avviato qualcuno all’uso dello strumento trasmettendogli la tua esperienza, i tuoi insegnamenti o la tua passione ?

Sì, moltissimi in tutta Italia (ma anche francesi, spagnoli e greci) in circa 7 anni di corsi. Ma devo dire che Toscano è stato l’unico costruttore che mi ha seguito anche nelle tecniche e nelle esecuzioni.

Hai mai suonato in pubblico ? raccontami le impressioni della tua prima volta

Suono quasi solamente in pubblico, la prima volta che ho utilizzato la chitarra battente è stato nello spettacolo teatrale” La fine del mondo” (2000)  di Ascanio Celestini e ricordo che mi resi conto delle potenzialità di questo strumento, così capace di catturare l’attenzione anche da solista.

Se usi lo strumento in pubblico c’è un tipo di manifestazione alla quale ti piace partecipare più di un’altra ?

In genere mi piace suonare la chitarra battente sul palco con amplificazione, in quanto credo sia uno strumento d’ascolto, oppure in piccoli spazi dove magari posso anche raccontare qualcosa di esso. Certo è uno strumento un po’ penalizzato nei raduni di Pizzica o di feste all’aperto. Una bella manifestazione che ha valorizzato questo strumento è stata “ la chitarra battente nei luoghi della memoria” a cura di Cataldo Perri

prediligi l’uso dello strumento come accompagnamento al canto, come accompagnamento alla danza oppure come strumento melodico/solista ?

in tutti e tre i casi. La chitarra battente, come altri strumenti della tradizione, devono trasmettere una cultura nella sua interezza e non solo repertori

con quali altri strumenti prediligi suonare in assoluto ? qual è per te la formazione ideale ?

la Lira, il mandolino, il flauto

l’uso della chitarra battente ti ha avvicinato a qualche altro strumento ?

forse avvicinerei la battente più alla zampogna che alla chitarra

hai mai avvertito l’esigenza di creare una composizione musicale personale ?

sì, ho composto musica per chitarra battente in vari ambiti e cd, ora sto preparando il CD “Craùni”

qualcosa che non ti ho chiesto e che ritieni importante dire.

Tutte domande pertinenti ed esaustive. Aggiungerei una riflessione sulla chitarra battente come strumento a se stante che va suonato con una sua tecnica precisa e non come una chitarra. Molti chitarristi diventano “battentisti” per il solo fatto di conoscere la chitarra, ma potrebbero benissimo usare una dodici corde, se la devono suonare col plettro. Io dico che bisogna passare per l’uso tradizionale della battente prima di , leggitimamente, comporre cose nuove (che sono bellissime). Per esempio l’uso di 10 corde paradossalmente è un limite per la chitarra battente; essa diventa quasi una chitarra.

                                                                                             

                                                                                Gianluca Zammarelli

grazie Gianluca, e  buone suonate !

Alfonso

 
 

Gianluca Zammarelli   http://www.etnomalia.com/low_cost.html     www.gianlucazammarelli.net

Discografia chitarra battente

LA GALLINA CANTA con Ascanio Celestini

CECAFUMO con Ascanio Celestini

OLTREMARE con YPSOS

INCIOCIARIA con ZMP

LAVORO E DIGNITA’ con NEDD LUDD

CRAUNI di Gianluca Zammarelli 

 
 

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