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la musica degli ignoranti
 

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la battente vista da..

Tiziano Garulli

 

 
 

Come e quando ti sei imbattuto per la prima volta nella chitarra battente

Direi che la prima volta l’ho sentita in qualche brano della Nuova Compagnia di Canto Popolare quando ero più piccolo, poi mi è capitato di ascoltarla altre volte, suonata da altri gruppi, e di vederla poi dal vivo.

In quella occasione che cosa ha attirato il tuo interesse

I due particolari che più mi hanno colpito sono stati, credo, il timbro particolare (quindi anche tutta la gamma di armonici prodotti) e la fluidità della suonata.

Nel tuo percorso di apprendimento c’è stato un momento in cui si è verificata una svolta ?

Non saprei dire

Come sei entrato in possesso della tua prima battente ? hai trovato difficoltà a reperirla ?

Ho chiesto a un amico tamburellista se conosceva qualcuno che costruisse chitarre battenti. Lui mi ha consigliato di consultare il sito di Alfonso Toscano e ho scoperto in Alfonso un appassionato e saltuario costruttore di battenti. L’ho contattato e alla fine gli ho portato via “na creatura”. Ringrazio ancora Alfonso per la sua disponibilità.

C’è stato qualcuno che ti ha trasmesso la sua passione, le sue esperienze o al quale ti sei rifatto come modello di riferimento ?

Da due persone ho appreso molte cose, sia in senso tecnico sia per quanto riguarda il modo di sentire la battente: Alfonso Toscano e Gianluca Zammarelli.

Hai trovato utile qualche testo, libro, pubblicazione, cd ecc.. ?

Senz’altro molti dei libri sull musica popolare che si trovano in circolazione sono di ottimo aiuto, soprattutto quelli con cd per l’ascolto.

Quanto ha contato per te la musica di tradizione o il rapporto con qualche “portatore” della tradizione

La musica tradizionale è stata una parte molto importante del mio percorso “artistico” e della mia vita in generale. Mi ha avvicinato al buon mondo antico, fatto di artigiani, contadini, gente “vera”. Mi ha spinto ancora di più verso la terra e la campagna. I rapporti che ho avuto con alcuni “portatori” della tradizione sono stati determinanti; ciò che mi hanno trasmesso non lo troverò mai in nessun libro. Lo scambio umano tra individui è una cosa molto potente. La crescita è, direi, garantita.

Ritieni che oggi nel tuo modo di usare lo strumento tu abbia sviluppato una impronta assolutamente personale ? 

Secondo me, ognuno mette del proprio ogni volta che suona. Anche quando si riproduce un brano standardizzato il tocco del suonatore è inevitabilmente personale. Personalmente ho sempre suonato seguendo il mio stato d’animo del momento, improvvisando molto.

La tua terra, le tue origini, la tua cultura, quanta parte hanno oggi nell’uso che fai dello strumento ?

Posso dire che non ho delle vere e proprie radici da qualche parte. Da piccolo non avuto quasi alcun contatto con il mondo della tradizione italiana, essendo vissuto all’estero (dove però ho conosciuto altre culture e tradizioni).

Possiedi una sola chitarra battente ? Sei affezionato ad uno strumento in particolare ?

Ne possiedo solo una e ci sono affezionato.

Ti è mai balenata l’idea di costruirtene una ? hai consultato qualche testo o qualcuno ti ha aiutato o dato delle indicazioni ?

Sì ho pensato molte volte a costruire una battente, quindi mi sono rivolto a chi aveva costruito quella che suono, cioè Alfonso Toscano. Lui mi ha fornito moltissime indicazioni pratiche, ma purtroppo ancora non ho avuto modo di cimentarmi. Chissà forse un giorno.. Resta il fatto che sicuramente tutto ciò ha arricchito il mio bagaglio personale.

Il tuo rapporto con il liutaio ti ha trasmesso qualcosa oltre a fornirti lo strumento ?

Mi ha trasmesso l’amore per il lavoro artigiano.

Hai avviato qualcuno all’uso dello strumento trasmettendogli la tua esperienza, i tuoi insegnamenti o la tua passione ?

Ancora no.

Hai mai suonato in pubblico ? raccontami le impressioni della tua prima volta

Ho suonato molte volte in pubblico e mi sono divertito. Non ricordo precisamente la prima esibizione. Ciò che ricordo è che sentivo di portare qualcosa che sembrava paradossalmente nuovo in un ambiente che aveva del tutto dimenticato quel mondo a cui lo strumento apparteneva.

Se usi lo strumento in pubblico c’è un tipo di manifestazione alla quale ti piace partecipare più di un’altra ?

Sicuramente preferisco le situazioni più informali, acustiche, da strada.

prediligi l’uso dello strumento come accompagnamento al canto, come accompagnamento alla danza oppure come strumento melodico/solista ?

Non essendo un bravissimo chitarrista, ho sempre usato lo strumento accompagnando la voce e i ballerini! Ma apprezzo le sue potenzialità melodiche.

con quali altri strumenti prediligi suonare in assoluto ? qual è per te la formazione ideale ?

Tamburello, organetto, mandolino…. Non saprei qual è la formazione ideale, l’importante è il cuore. Comunque io suonavo in una formazione composta da: battente, chitarra classica, fisarmonica e tamburello.

l’uso della chitarra battente ti ha avvicinato a qualche altro strumento ?

Forse mi ha dato la fiducia di potermi avvicinare a qualsiasi strumento.

hai mai avvertito l’esigenza di creare una composizione musicale personale ?

Ancora no

                                                                            Tiziano Garulli

grazie Tiziano, e buone suonate !

Alfonso

 

 

 

 
 

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