Come e quando ti sei imbattuto per la prima volta nella chitarra
battente
Essendo
figlio di un appassionato ricercatore e costruttore di chitarre
battenti, di origini calabre, posso dire di essere cresciuto a
contatto con questo strumento.
In quella occasione che cosa ha attirato il tuo interesse
Fin da
bambino ero attratto dal suono di questo meraviglioso strumento, ma
ho iniziato a suonarlo all'età di 14 anni.
Nel tuo percorso di apprendimento c’è stato un momento in cui si è
verificata una svolta ?
Essendo
uno studente di chitarra classica presso il conservatorio “Achille
Peri” di Reggio Emilia sotto la guida del Maestro Claudio Piastra,
ho voluto avvicinarmi anche allo studio di questo affascinante
strumento che è la chitarra battente.
Come sei entrato in possesso della tua prima battente ? hai trovato
difficoltà a reperirla ?
Come ho
già detto, essendo mio padre un costruttore di chitarre battenti,
non ho avuto nessuna difficoltà nel reperire lo strumento.
C’è stato qualcuno che ti ha trasmesso la sua passione, le sue
esperienze o al quale ti sei rifatto come modello di riferimento ?
I primi
insegnamenti di chitarra classica li ho ricevuti da mio padre,
dopodiché essendomi iscritto al conservatorio, ho voluto
successivamente approfondire lo studio della chitarra battente.
Hai trovato utile qualche testo, libro, pubblicazione, cd ecc.. ?
Fondamentale è stato per me il testo di Bruno Tonazzi: “Liuto,
Vihuela, Chitarra e strumenti similari nelle loro intavolature con
cenni sulle loro letterature”- Edizioni Berben, che tratta anche dei
vari sistemi di notazione per chitarra a 5 cori. Ho trovato anche
molto interessante il libro di Ciro Caliendo “ La chitarra battente”
- Edizioni Aspasia.
Quanto ha contato per te la musica di tradizione o il rapporto con
qualche “portatore” della tradizione
Durante i
periodi di vacanza in Calabria ho avuto modo di conoscere “Turuzzu
Cariati” un anziano suonatore di chitarra battente, “portatore della
tradizione di Cirò”, carissimo amico di mio padre, profondo
conoscitore della cultura locale (dalla musica tradizionale
all'espressività orale). Ho avuto il piacere di ascoltarlo dal vivo.
Ho trovato molto interessante il suo modo di suonare, gli effetti
sonori che lui traeva dal suo strumento, mi riferisco soprattutto
alla sua personale tecnica “rotuliata” di cui lui si serviva per
accompagnare le cantate “alla lonnuvucchisa”. Ha più volte messo in
atto iniziative, volte al coinvolgimento e alla sensibilizzazione
dell'intera comunità di Cirò, come ad esempio il recupero
dell'antica pratica di questua rituale della “Cozzupara” che si
teneva in occasione del Sabato Santo. Trovo quindi molto
interessante tutto ciò che appartiene alla tradizione di un popolo,
perché rispecchia le proprie radici.
Ritieni che oggi nel tuo modo di usare lo strumento tu abbia
sviluppato una impronta assolutamente personale ?
Io penso
che ogni musicista abbia sviluppato un'impronta personale nel modo
di suonare uno strumento. Essendo un chitarrista di impostazione
classica, credo che ciò abbia influito molto nel mio modo di
suonare la battente.
La tua terra, le tue origini, la tua cultura, quanta parte hanno
oggi nell’uso che fai dello strumento ?
Io vivo in
Emilia, una regione dove la chitarra battente non viene usata, ma
essendo figlio di emigrati calabresi, credo che ciò abbia
contribuito molto ad avvicinarmi allo strumento.
Possiedi una sola chitarra battente ? Sei affezionato ad uno
strumento in particolare ?
Possiedo
diverse chitarre battenti, tutte a fondo bombato, alcune costruite
da mio padre e altre costruite dai liutai De Bonis. Sono
particolarmente affezionato ad una chitarra battente in acero,
costruita da mio padre, sulla quale ho montato 5 corde di nylon e
che uso durante i miei concerti.
Ti è mai balenata l’idea di costruirtene una ? hai consultato
qualche testo o qualcuno ti ha aiutato o dato delle indicazioni ?
L'idea di
costruirne una c'è, avendo un po' di dimestichezza con l'uso degli
attrezzi e soprattutto la fortuna di avere un padre costruttore,
rimanderò questo progetto più avanti, per via dei tantissimi impegni
di studio scolastici e musicali.
Il tuo rapporto con il liutaio ti ha trasmesso qualcosa oltre a
fornirti lo strumento ?
Come avevo
detto prima, essendo mio padre il costruttore del mio strumento (che
ho quindi visto nascere), ciò ha contribuito ad arricchire il mio
percorso musicale.
Hai avviato qualcuno
all’uso dello strumento trasmettendogli la tua esperienza, i tuoi
insegnamenti o la tua passione ?
No, non ne
ho ancora avuto l'opportunità, ma più avanti penserò di trasmettere
a qualcuno questa mia passione.
Hai mai suonato in pubblico ? raccontami le impressioni della tua
prima volta
Mi sono
esibito diverse volte in pubblico sia con la chitarra classica che
con la battente. La prima volta che ho suonato la battente in
pubblico è stata in occasione di un concerto di chitarra classica,
organizzato dall'Accademia della Chitarra Classica di Milano, che ho
tenuto nel salone degli eventi del CAM di Milano, dove ho avuto modo
di far conoscere la bellezza e la particolarità del suono di questo
strumento, richiamando l'attenzione della gente presente in sala.
Se usi lo strumento in pubblico c’è un tipo di manifestazione
alla quale ti piace partecipare più di un’altra ?
Mi piace
suonare nei locali “al chiuso” (saloni, auditorium, teatri, chiese,
ecc.) dove non essendoci confusione, riesco ad esprimere al meglio
il mio discorso musicale.
Prediligi l’uso dello strumento come accompagnamento al canto,
come accompagnamento alla danza oppure come strumento
melodico/solista ?
Fino ad
ora ho usato la battente solo come strumento solista, mi piacerebbe
usarlo in tutte e tre le situazioni. Avendo avuto un po di
esperienza nell'accompagnare con la chitarra classica una cantante
lirica (la soprano Caterina Belvedere), mi piacerebbe poterlo fare
anche con la chitarra battente.
Assieme a quali altri strumenti prediligi suonare la battente ?
qual è per te la formazione ideale ?
Oltre che
con la chitarra classica, la battente può essere abbinata con
qualsiasi altro strumento a pizzico. Personalmente prediligo la
combinazione con il flauto traverso.
L’uso della chitarra battente ti ha avvicinato a qualche altro
strumento ?
Trovo
interessante anche la chitarra barocca (vedrò di farmene costruire
una da mio padre), soprattutto se si vogliono realizzare quelle
intavolature scritte per essere eseguite nello stile “punteado”
anziché “rasgueado”, per il quale è senz'altro più adatta una
chitarra battente. Anche se quest'ultima, devo dire, si presta
benissimo per l'esecuzione di quei brani in “stile misto” di autori
del periodo barocco come Roncalli, Asioli, Sanz, Carré, i quali
componevano le loro musiche su una chitarra barocca con accordatura
rientrante (tipo D) quindi uguale a quella della chitarra battente.
Hai mai avvertito l’esigenza di creare una composizione musicale
personale ?
Ho già
composto e depositato alla SIAE 16 brani per chitarra classica di
cui ne cito due: il primo è la “Tarantella Crucolese” che è stata
scelta e inserita come sottofondo musicale sul sito istituzionale
del Comune di Crucoli, mentre il secondo brano “The Way of the
Warrior – Warpedo” è diventata la colonna sonora ufficiale del
Warpedo che è un'arte marziale nata in Calabria, il cui fondatore è
il Maestro Giuseppe Romeo. Vedrò di comporre delle musiche anche per
chitarra battente.
qualcosa che non ti
ho chiesto e che ritieni importante dire.
Volevo
ringraziarti per avermi concesso l'intervista, e farti i complimenti
per avere creato questo interessantissimo sito.
Il
mio sito:
http://www.wix.com/spina95/francescospina
Francesco Spina
Grazie
Francesco, e buone suonate !
Alfonso
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