Come e quando ti
sei imbattuto per la prima volta nella chitarra battente ?
Nel 1980
In quella
occasione che cosa ha attirato il tuo interesse ?
Il fascino che
esercitava su di me quella sonorità piena e cristallina (e per
certi versi inpnotica)che mi riportava in qualche modo alle mie
origini calabresi.
Nel tuo percorso
di apprendimento c’è stato un momento in cui si è verificata una
svolta ?
Non
particolarmente, ho messo soltanto a frutto le techniche che
avevo appreso
Come sei entrato
in possesso della tua prima battente ? hai trovato difficoltà a
reperirla ?
Mi sono recato
personalmente da Costantino De Bonis, ad Acri/Bisignano(nel
1999) e l’ho acquistata (dopo che un mio amico musicista
aveva provveduto personalmente a prenotarla qualche mese prima
a nome mio).
C’è stato
qualcuno che ti ha trasmesso la sua passione, le sue esperienze o al
quale ti sei rifatto come modello di riferimento ?
Sì, il mio stesso
amico musicista con il quale suonavo a Crotone nei primi anni
80, mi ha trasmesso la passione, facendomi provare i primi
approcci sul suo strumento (anch’esso di De Bonis).
Sicuramente Antonello Ricci è stato il modello al quale mi sono
ispirato, se non altro per il grosso lavoro di ricerca sul
territorio che lui fece e per il piacere di suonare
“Riturnella”, brano tradizionale da lui rielaborato.
Hai trovato utile
qualche testo, libro, pubblicazione, cd ecc..?
Sinceramente no
per quanto riguarda i testi: Sicuramente i primi CD della NCCP
e di Musica Nova hanno contribuito ad appassionarmi al suono
della battente.
Quanto ha
contato per te la musica di tradizione o il rapporto con qualche
“portatore” della tradizione
Molto, per
entrambi gli aspetti.
R itieni che oggi
nel tuo modo di usare lo strumento tu abbia sviluppato una impronta
assolutamente personale?
Nel momento in
cui si suona un qualsiasi strumento vi è inevitabilmente
un’impronta personale derivante(almeno nel mio caso) da
pregresse esperienze su strumenti a corda di altra natura
(chitarra acustica e classica).
La tua
terra, le tue origini, la tua cultura, quanta parte hanno oggi
nell’uso che fai dello strumento ?
Un buon 50 per
cento, non tanto per le tecniche utilizzate quanto per le
suggestioni cheprovo nel suonarlo.
Possiedi una
sola chitarra battente? Sei affezionato ad uno strumento in
particolare ?
Sì ne ho soltanto
una e proprio per questo ci sono affezionato.
Ti è mai
balenata l’idea di costruirtene una ? hai consultato qualche testo o
qualcuno ti ha aiutato o dato delle indicazioni?
No, non mi è mai
balenata per la testa l’idea di costruirne una.
Il tuo rapporto
con il liutaio ti ha trasmesso qualcosa oltre a fornirti lo
strumento?
Il mio incontro
con Vincenzo e Costantino De Bonis mi ha trasmesso una forte
sensazione di autenticità mista a schiettezza popolare che
hanno reso quell’acquisto più magico e importante.
Hai avviato
qualcuno all’uso dello strumento trasmettendogli la tua esperienza,
i tuoi insegnamenti o la tua passione?
No.
Hai mai suonato
in pubblico?
Sì, diverse volte
proprio negli anni 80 nel circondario di Crotone e precisamente
a Papanice paese diorigine dei miei genitori). Suonammo in un
cinemino diroccato di fronte ad un pubblico in visibilio,
nell’ascòltare dal vivo i brani del folk-revival riproposti dai
loro compaesani. In quell’occasione non suonai io la chitarra
battente ma il mio amico di cui sopra.
raccontami le
impressioni della tua prima volta
Ero molto
emozionato e pieno di entusiasmo.
Se usi lo
strumento in pubblico c’è un tipo di manifestazione alla quale ti
piace partecipare più di un’altra?
Non
particolarmente.
prediligi l’uso
dello strumento come accompagnamento al canto, come accompagnamento
alla danza oppure come strumento melodico/solista?
Come
accompagnamento al canto.
con quali altri
strumenti prediligi suonare in assoluto ? qual è per te la
formazione ideale?
Con altri
strumenti a corda, a plettro, con un fiatista ed un suonatore
di tamburi a cornice.
l’uso della
chitarra battente ti ha avvicinato a qualche altro strumento?
No, in quanto io
provengo dalla chitarra classica e resto essenzialmente un
chitarrista classico.
hai mai avvertito
l’esigenza di creare una composizione musicale personale?
No.
qualcosa che non
ti ho chiesto e che ritieni importante dire.
Devo dire in
tutta onestà che negli ultimi due anni ho quasi del tutto
accantonato lo strumento, in quanto non riesco ad inquadrarlo in
eventuali altri generi (che io suono) che non sia quello della
tradizione. Attualmente suono molto di più il mandoloncello e
la chitarra classica.
Marcello Megna
grazie
Marcello, e buone suonate !
Alfonso
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