CANTAMAGGIO
Morro
d’Alba (AN)
19-21 maggio 2006
CORSI DI SALTARELLO, ORGANETTO,
TAMBURELLO
venerdì 14 maggio
dalle ore 20 musica e danze libere in
piazza con musicisti e cantori locali
sabato 15 maggio
ore 10.30-13 e
15-18 corsi di saltarello, di organetto e di tamburello e gnacchera
ore 18 proiezione e discussione sui rituali del maggio
ore 21:30 concerto
del gruppo SanctoJanne preceduto da musica popolare marchigiana
domenica 16 maggio
ore 8.30 ritrovo dei musicisti e dei cantori in
piazza ore 9 il canto di questua viene portato casa per casa in tutte
le contrade del paese ed in quelli vicini
ore 13 pranzo di saluto e di
ringraziamento offerto ai musicisti ed ai cantori
ore 17 rituale dell’
albero del maggio portato a braccio dai giovani del paese, accompagnati
dai musicisti e dai cantori
CORSI
Il saltarello è il ballo popolare
per eccellenza nelle Marche. Un tempo veniva ballato dalle coppie nelle
ricorrenze tradizionali legate al calendario agricolo, nel periodo di
carnevale e nelle feste familiari. Mentre l’uso dei tipici strumenti
che accompagnano il ballo è ancora vivo, da alcuni decenni il
saltarello è ormai caduto in disuso e viene ballato quasi
esclusivamente da gruppi folcloristici durante gli spettacoli. Noi
vorremmo riportare il saltarello nelle piazze e tra la gente, facendola
ridivenire protagonista e non solo spettatrice. Vorremmo riempire quel
salto tra generazioni che ha determinato un impoverimento della
diversità culturale e della tradizione locali. Non vogliamo che
scompaia del tutto, ma neanche che le forme originarie del ballo
vangano completamente stravolte o omologate ad altre che invece hanno
resistito al tempo. E’ per questo che siamo andati a scovare gli ultimi
testimoni di questa danza tradizionale e siamo lieti di ospitarli in
occasione di questa terza edizione dei moduli didattici associati alla
ormai affermata ricorrenza del cantamaggio.
I corsi si terranno nella
mattina e nel pomeriggio di sabato e comprenderanno l’insegnamento del
ballo (stile della val d’Aso), dell’uso del tamburello e dell’organetto
nel saltarello marchigiano. Vi saranno sessioni separate e parallele di
danza, organetto, tamburello e gnacchera. Al momento dell’adesione si
prega di specificare i corsi ai quali si è interessati.
COSTI
Corsi
corsi Euro 25 (Euro 20 per coloro che si iscrivono versando la quota
entro il 12 maggio)
Per informazioni: lalberodelmaggio@virgilio.it
Danilo Donninelli 3485166845 o Franco Pirrami 3471779336.
ISCRIZIONI
per le iscrizioni effettuare il versamento entro il 12 maggio, o
tramite vaglia postale indirizzato a:
Ass. cult. l'albero del maggio
c/o Vichi, via Gramsci 7, 60037 Monte San Vito AN
oppure con bonifico
bancario sul conto dell’associazione presso Banca Generali:
C/C
0185016, ABI 03075, CAB 02200, CIN O
contestualmente inviare una e-mail
a
lalberodelmaggio@virgilio.it
con indicato il nome degli iscritti e
il corso che intendono frequentare, i riferimenti del versamento ed il
recapito di un referente.
NOTE
Il Cantamaggio si svolge a Morro d’
Alba* nel terzo fine settimana del mese di maggio di ogni anno per
rinnovare due rituali tradizionali legati a questo mese: il canto di
questua e l’albero del maggio.
Il canto rituale di questua del
Cantamaggio celebra l'avvento della primavera ed affonda le sue radici
nei riti pagani di fertilità, di augurio e di benessere per la comunità
ed i singoli. Viene cantato da gruppi di cantori "maggianti", la notte
tra il 30 aprile e il 1° maggio, casa per casa , nella classica
formazione: organetto, triangolo, cembalo (tamburello) e voci
maschili. Unica eccezione il fabrianese dove gli strumenti fondamentali
di accompagnamento sono i violini ed il "violone", con l'aggiunta
dell'organetto o della fisarmonica e dove il gruppo "canterini e
suonatori" è solitamente più numeroso. Anche il testo del Cantamaggio
contiene l'invito al padrone o alla padrona di casa (“vergara”) ad
offrire dei doni alimentari, destinati poi al pranzo dei "maggianti",
che conclude la festa. Invito che viene ripetuto nell'immancabile
saltarello finale di richiesta (fenomeno esclusivamente marchigiano),
che normalmente chiude ogni canto rituale di Questua.
Fino a qualche
decennio fa, secondo la tradizione medievale del Calendimaggio, era
comune, e tuttora il rito resiste in qualche comunità dell’interno,
innalzare un grosso albero nella piazza del paese all’inizio del mese
di maggio. Questo rito, che affonda le sue radici nella cultura celtica
e nelle feste romane in onore delle dee Flora, Bona e Maia, è legato
alla fertilità della terra e della donna, celebrata in un periodo in
cui il rigoglio primaverile stesso è simbolo del rinnovarsi della vita.
Su queste ed altre interpretazioni avremo modo di riflettere durante l’
incontro che si terrà in occasione della 23° edizione del Cantamaggio
di Morro d’Alba.
Organizzano:
Comune di Morro d’Alba, Centro
Tradizioni Popolari, Pro Loco di Morro d’Alba, Ass. Cult. l’albero del
maggio
Per informazioni generali:
www.provincia.ancona.
it/comuni/morrodalba/default.htm
www.macina.net
www.turismo.marche.it
INFORMAZIONI GENERALI SUL PAESE E SULLA MANIFESTAZIONE
La pratica di portare l'augurio di maggio con l'esecuzione dello
specifico canto di questua (come la quasi totalità dei nostri
antichi riti) va inesorabilmente scomparendo: ormai
defunzionalizzata sopravvive nell'anconetano (ad eccezione del fabrianese
dove ricomparsa spontaneamente da una trentina d'anni) solo in forma
memorizzata, a causa delle trasformazioni profonde della società in
particolare della polverizzazione della civiltà contadina. Proprio
per evitare od almeno frenare questo rapido declino, il Centro
Tradizione Popolari e il Comune di Morro d'Alba, con la
collaborazione della locale Pro Loco e dell’associazione l’albero
del maggio e il patrocinio della Regione Marche e della Provincia di
Ancona, sta chiamando a raccolta ogni anno gli autentici portatori
della tradizione provenienti da tutta la regione e da quelle
limitrofe, per ricantare in questo piccolo comune
della Vallesina il Cantamaggio in una festa, che partendo dal
significato che ha il Maggio per la cultura locale , vuole rendere viva
una delle nostre più autentiche tradizioni. Con questa manifestazione
il C.T.P. completa nell'arco dell'anno il totale recupero dei canti
rituali di questua della cultura orale marchigiana: il 6 gennaio a
Montecarotto con la Pasquella; l'ultimo sabato di marzo a Monsano con
lo Scacciamarzo; la domenica delle Palme a Polverigi con la Passione ed
in fine la terza domenica di Maggio con il Cantamaggio
* Morro d’Alba
è un piccolo paese della collina marchigiana che si trova in provincia di
Ancona tra Jesi e Senigallia. E’ situato su un crinale a 10 km dal
mare e la cinta muraria ed i torrioni che racchiudono il centro storico
rappresentano la caratteristica più tipica per la presenza di un
camminamento coperto detto “la scarpa”. Diversi sono i siti di
interesse storico artistico che si trovano nel territorio del comune.
Altrettanto interesse merita la produzione agricola che oltre all’olio
extra vergine di oliva ed al Verdicchio dei Castelli di Jesi offre un
vino DOC rosso, il Lacrima di Morro d’Alba, prodotto da un vitigno
unico ed autoctono in un ristretto comprensorio che include Morro d’ Alba
ed alcuni comuni limitrofi. Per arrivare a Morro d’Alba in auto
potete percorrere l’autostrada A14, uscendo a Senigallia o ad Ancona
nord, oppure la SS 76 proveniente da Foligno e Fabriano (uscita di Monsano).
In treno, linea Ancona-Bologna (stazioni di Senigallia o Falconara), linea
Ancona-Roma (stazione di Jesi) poi proseguire con gli autobus
extraurbani.
In aereo, aeroporto di Ancona-Falconara.
OSPITALITA’
Nel Comune di Morro d’Alba esiste un’area attrezzata per i Camper.
Vi sono anche delle strutture agrituristiche e B&B
Per i pasti verranno
allestiti stand gastronomici per l’occasione.
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